Le Passioni
Giornate Internazionali Francesca da Rimini
quarta edizione

 
Rimini, 21 - 23 giugno, 3 luglio 2010
Museo della Città

 

 COMUNICATO STAMPA n. 4, 23 maggio 2010

 

Sentenza del

Pubblico processo a
Gianciotto Malatesti

 

Francesca Da Rimini batte Inter settecento a tre

Rimini, 22 maggio 2010

 

Un processo esemplare

Sala dell’Arengo strapiena ieri sera per il Pubblico Processo a Gianciotto Malatesti, e non solo di riminesi. Un pubblico affascinato da giuristi, principi del foro, e da testimoni ed esperti dalla competenza storico-letteraria d’eccezione che hanno fatto sfoggio di straordinarie doti di pensiero e di oratoria di un livello che nemmeno nelle aule dei processi più “paludati” s’incontra più.

La raffinatissima ironia dei convenuti e i settecento anni, e più, dal “presunto” duplice omicidio di Giovanni Malatesti da Rimini, detto Gianciotto o Lanciotto, non hanno impedito di trattare temi e valori etici e morali quanto mai attuali, quali il valore della vita, della violenza sulle donne, della gelosia, dell’ira, dell’amore e della passione, dei rapporti tra i sessi, con una serietà d’approccio e una puntualità di approfondimenti rare anche per le più nobili aule di tribunale. Accusa, difesa, patrono di parte civile, esperti e testimoni hanno ipnotizzato il pubblico per tre ore di confronti con una passione straordinaria. Passione, “Passioni”, che era la linea guida delle “Giornate Internazionali Francesca Da Rimini”, giunte alla quarta edizione, che si tengono a Rimini dal 21 – 23 maggio e il 3 luglio, all’interno delle quali il processo è stato organizzato.

Diverse e talvolta  curiose le tesi presentate: le troppo “tradizionali” di Ferruccio Farina, di ispirazione dallaportiana (De Humana Physiognomonia, 1598) e lombrosiana (L’uomo delinquente, 1876) con tanto di prove “d’epoca” come dipinti e filmati (1910, Folena, Francesca Bertini), volte a dimostrare quanto Gianciotto fosse brutto, e quindi cattivo, e quindi indiscutibilmente colpevole per condizione genetica; oppure letture del “fattaccio” come quella di Paolo Fabbri con un Gianciotto “guardone” perverso che spiava per proprio godimento moglie e fratello in atto d’amore, ed è stato lui ad essere scoperto dai due amanti; oppure perorazioni per ottenere comprensione di un uomo d’arme e di potere ferito nell’onore e nell’affetto più profondo. La corte, comunque, si è attenuta rigorosamente al diritto. Diritto e diritti, soprattutto quelli delle donne, richiamati da una agguerrita Nadia Urbinati, da una Lia Celi sempre raffinata e da Deidre O’ Grady, da Dublino direttamente per richiedere una giustizia “rapida” e riparatrice per un delitto tanto efferato e un criminale tanto crudele. Si sono succeduti appelli al dubbio, di tradizione americana, da Luigi Ballerini di New York; disperati tentativi di difesa da Remo Bodei da Los Angeles con inviti alla pietà e alla clemenza per un uomo ferito nel profondo; Massimo Ciavolella, per la difesa, ha richiamato leggi del tempo per una doverosa contestualizzazione. A Piero Meldini, esperto della Corte, è invece spettato il compito di una analisi delle fonti storiche.

Le arringhe che hanno concluso la serata meriterebbero di essere fissate e divulgate come esempio di classe e di rigore: quella del prof. avv. Filippo Sgubbi, un pubblico ministero appassionato quanto elegante e argomentato, dell’avvocatessa Michelina Grillo, una battagliera “principessa” del foro che patrocinava i diritti delle donne, e di un formidabile “maestro” come Veniero Accreman che, come ha dichiarato la corte, ha toccato con le sue parole il più profondo della “testa e del cuore” e ha onorato le tradizioni dell’ordine forense riminese. La regia dell’impeccabile procedimento è stata condotta da un incontenibile avvocato Nucci da Rimini..

 

Giustizia è fatta.

La corte, presieduta dall’avvocato Maurizio De Tilla al meglio dell’eloquio forense napoletano,  ha avuto qualche dubbio, ma dopo un primo orientamento per un Gianciotto assolto perché aver consegnato due semplici adulteri, uccidendoli, all’eternità e al mito, ha pronunciato una sentenza definitiva: Giovanni Malatesti da Rimini colpevole di “uxoricidio e fratricidio per avere trafitto la Francesca da Polenta e il di lui fratello Paolo con unico colpo di spada, portandoli a morte, avendoli sorpresi in intimo colloquio. In Rimini, in un anno imprecisato tra il 1285 e il 1289, in un giorno imprecisato”, condannato ai lavori forzati a vita e alla confisca di ogni suo bene.

Francesca da Rimini, quindi, assolta con formula piena a Ravenna nel 1992 e Gianciotto colpevole con la sentenza riminese di ieri. Giustizia è fatta. Un raro momento, quello di ieri sera, di inteso contenuto culturale con interpreti tutti d’eccezione. Ma il vero protagonista di questo straordinario processo, celebrato proprio nei luoghi e nelle strade percorsi settecento anni fa da Francesca, Paolo Gianciotto e il Mastin vecchio, è stato, naturalmente, Dante con le sue immortali terzine, di certo i versi più amati al mondo. Mito e poesia che hanno reso e rendono celebre la città in ogni continente e che Rimini ha il privilegio e il dovere di conservare con cura nel proprio patrimonio di memoria

 

SCHEDA TECNICA

 

Pubblico processo a Gianciotto Malatesti

22 maggio 2010, ore 21,15, Rimini, Palazzo dell’Arengo

 

Imputato: Giovanni Malatesti da Rimini, detto Gianciotto, o Lanciotto, o Lancillotto, di Malatesti da Verucchio.

 

Capi d’imputazione: uxoricidio e fratricidio per avere trafitto la Francesca da Polenta e il di lui fratello Paolo con unico colpo di spada, portandoli a morte, avendoli sorpresi in intimo colloquio. In Rimini, in un anno imprecisato tra il 1285 e il 1289, in un giorno imprecisato.

 

Presidente del Collegio giudicante: Avv. Maurizio De Tilla

Giudici a latere: Avv. Giovanni Scarpa e Avv. Giovanna Ollà

Difensore dell’imputato: Avv. Veniero Accreman

Pubblico ministero: Prof. Avv. Filippo Sgubbi

Patrono della parte civile: Avv. Michelina Grillo

Testimoni convocati: Luigi Ballerini, New York; Lia Celi, Rimini; Massimo Ciavolella, Los Angeles; Paolo Fabbri, Rimini; Ferruccio Farina, Rimini; Deirdre O’Grady, Dublino; Piero Meldini, Rimini; Raffaele Pinto, Barcellona; Nadia Urbinati, New York.

 

Cura dell’iniziativa: Ferruccio Farina, Piero Meldini, Gianfranco Nucci

 

Coordinamento Organizzativo: Avv. Eugenio Festa

 

Realizzata in collaborazione con: Ordine degli Avvocati Rimini

 

LA CORTE E GLI ORGANI GIUDIZIARI

Avv. Veniero Accreman. Avvocato penalista. Impegno e carriera politici fino al 1976, durante i quali ha ricoperto la carica di Sindaco di Rimini e per 10 anni di Deputato al Parlamento per la circoscrizione di Rimini. Dal 1976, cessata ogni attività politica, è impegnato nella sola attività professionale.

 

Avv. Maurizio De Tilla. Avvocato civilista, patrocinante in Cassazione, è presidente della Federazione degli Ordini Forensi d’Europa a Barcellona e Strasburgo, di EURELPRO (Associazione Europea delle Casse professionali) e dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana e dell’Organismo di vigilanza. E’ Consigliere di Amministrazione di Finmeccanica dal 1999. Intenza la sua attività pubblicistica (oltre 700 articoli su riviste giuridichee numerose monografie scientifiche). Presiede il Comitato scienza e diritto della Fondazione Umberto Veronesi e fa parte del Comitato Centrale della Lega Italiana dei diritti dell’uomo.

 

Avv. Michelina Grillo.

Avvocato, è docente presso la Scuola di Tecnica Forense e di preparazione all’esame di Avvocato gestita dalla Fondazione Forense bolognese. E’ membro del Comitato dei Delegati di Cassa Forense. Già Segretario Generale Nazionale Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Forense, è stata presidente dell’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, prima donna a ricoprire la presidenza di un organo rappresentativo nazionale dell’avvocatura. E’ componente del Gruppo di Lavoro per la revisione della disciplina delle Scuole di Specializzazione per le Professioni Legali. Collabora, in qualità di docente, con la società Euroconference ed è editorialista di numerose riviste. Tra le cariche che ricopre, componente della Commissione Pari Opportunità costituita in seno alla F.B.E. Federation Barreaux d’Europe, membro della Rete dei Comitati Pari Opportunità per le professioni legali coordinata dal Consiglio Superiore della Magistratura, componente dell’Osservatorio Pari Opportunità, costituito dall’OUA, Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana. Collabora con il Laboratorio Privacy Sviluppo ed è componente del Comitato Alte Professionalità e del Comitato Giuridico costituiti all’interno del Dipartimento Relazioni di Civicrazia.

 

Avv. Giovanni Scarpa.

E’ presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini dal 1993 di cui è membro dal 1993. E’ stato vice Pretore Onorario presso la Pretura di Rimini dal 1982 al 1988, con esercizio effettivo di funzioni giurisdizionali in materia civile e penale. Membro della Commissione Consultiva della Regione Emilia Romagna per le leggi di iniziativa popolare ed i referendum popolari, dal 1995 al 2000. Come avvocato civilista vanta esperienze specifiche nel campo del diritto civile e commerciale, diritto del lavoro e previdenza e di diritto di famiglia.

 

Prof. Avv. Filippo Sgubbi.

E' professore ordinario di Diritto penale ed è titolare della Cattedra di Diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, facoltà nella quale insegna dal 1974. Insegna alla Facoltà di Giurisprudenza della LUISS a Roma, ove attualmente tiene il corso di Diritto penale dell'economia. Ha svolto studi in Germania presso il Max-Planck-Institut fuer Auslaendisches und Internationales Strafrecht di Freiburg Breisgau e attualmente presiede il Comitato scientifico del Centro Studi Giuridici sul Governo del Territorio, la gestione della mobilità e la tutela dell'ambiente.

Membro della Commissione per la riforma del Codice penale istituita il 1° ottobre 1998 dal Ministro della Giustizia e della Commissione per la riforma della legge fallimentare. È co-direttore della Rivista scientifica "ius17@unibo.it, Studi e materiali di diritto penale", BUP, Bologna.

 

Avv. Giovanna Ollà. E’ vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, del quale è consigliere dal 1995. Si è occupata della formazione e dell’orientamento deontologico dei praticanti nella materia penale nell’ambito dei corsi di preparazione alla professione organizzati dalla Scuola Forense di Rimini Svolge la professione di avvocato nella materia penale dal 1995.

 

I TESTIMONI E GLI ESPERTI

Luigi Ballerini vive a New York dove insegna letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università della California di Los Angeles (UCLA). È il direttore generale di Cum grano salis, una collana di libri dedicati alla gastronomia storica pubblicati dalla Guido Tommasi Editore di Milano. Ha pubblicato raccolte di poesie, antologie di poesia italiana ed americana, testi critici, traduzioni. Ballerini ha tradotto in italiano numerosi testi di autori americani tra cui: Herman Melville, Henry James, William Carlos Williams, James Baldwin, Kurt Vonnegut.

Tra le sue monografie pubblicate: Gli indomabili di Marinetti, (Mondadori 2000), Mafarka il futurista (2003). È stato curatore di mostre di arte contemporanea italiana, tra le quali Scrittura visuale in Italia al Finch Museum di New York e alla Galleria civica d'arte moderna Torino (1973) e Spelt from Sybil's Leaves alla Power Gallery di Sydney (1984). Nel 1992 ha ricevuto il premio Feronia per la poesia. Come storico dell’arte culinaria ha curato l’edizione di Science in the Kitchen and the Art of Eating Well di Pellegrino Artusi, mentre il suo Maestro Martino: The Book of the Culinary Art è stato pubblicato nel 2004. Collabora a Gastronomica e al programma Gambero Rosso.

 

Remo Bodei, laureato all'Università di Pisa, dove ebbe come maestro Arturo Massolo che lo introdusse allo studio dell'idealismo tedesco e in particolare alla filosofia hegeliana, ha perfezionato la sua preparazione teorico-storico-filosofica a Tubinga e Friburgo, frequentando le lezioni di Ernst Bloch ed Eugen Fink; ad Heidelberg, con Karl Löwith e Dieter Henrich; poi all’Università di Bochum. È stato visiting professor presso le Università di Cambridge, Ottawa, New York, Toronto, Girona, Città del Messico, California Los Angeles ed ha tenuto conferenze in molte università europee, americane ed australiane. Dal 2006 insegna filosofia alla UCLA di Los Angeles, dopo aver a lungo insegnato storia della filosofia ed estetica alla Scuola Normale Superiore e all'Università di Pisa dove tuttora tiene qualche corso. Appassionato cultore della poesia hölderliniana, all'autore dell'Hyperion ha dedicato saggi di notevole interesse, con Geometria delle passioni ha esteso la sua meditazione anche a protagonisti della filosofia moderna come Cartesio, Hobbes e soprattutto Spinoza. Studioso del pensiero utopistico del Novecento, in particolare del marxismo eterodosso di Ernst Bloch e di autori francofortesi come Adorno e Walter Benjamin, è intervenuto nella discussione sulla filosofia politica italiana, confrontandosi e dialogando in particolare con Norberto Bobbio, Michelangelo Bovero, Salvatore Veca, Nicola Badaloni I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Nel 1992 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa Sezione Saggistica. Inoltre, ha curato la traduzione e l'edizione italiana di testi di Hegel, Rosenkranz, Rosenzweig, Adorno, Kracauer, Foucault. Molti suoi lavori hanno per oggetto lo spessore e la storia delle domande che riguardano la ricerca della felicità da parte del singolo, le indeterminate attese collettive di una vita migliore, i limiti che imprigionano l'esistenza ed il sapere entro vincoli politici, domestici ed ideali. Attualmente lavora sulla storia e sulle teorie della memoria.

 

Lia Celi, nata a Parma, vive a Rimini dopo esperienze di lavoro a Roma e Milano. Giornalista professionista dal 1993, ha collaborato con il quotidiano l’Unità, è stata redattrice nel 1991 del settimanale “Cuore”. Collabora con numerosi settimanali tra i quali “Avvenimenti”, e a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche tra le quali “Pippo Chennedy Show” di Serena Dandini (Raidue), “Consigli per gli acquisti” (Radiodue) e “La Barcaccia” (Radiotre). I suoi articoli appaiono sul portale satirico “Clarence” e nella rubrica “Paginatré”, con la quale nel 2001 ha vinto il Premio per la Satira politica a Forte dei Marmi. Nel 2003 ha aperto sul web il suo blog satirico, “Bendix”. Dal 2001 affianca all’attività di scrittrice e traduttrice quella di giornalista freelance, collaborando a diverse riviste (“Grazia”, “Elle”, “Luna”), e curando rubriche fisse per “Insieme”, “Cosmopolitan”, i quotidiani del circuito Epolis e “Chiamami Città”. Nel 2007 al suo libro “Anita Garibaldi” è assegnato il premio Lunigiana Donna 2007. Dal 2008 pubblica per l’editore EL romanzi della collana «Ice Magic». Dal 2010 collabora all’inserto satirico del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”. Tra i libri pubblicati: “La piada nella roccia”, scritto con Paolo Cananzi (Guaraldi 1993); “L’angelo disubbidiente. La leggenda di Marlene Dietrich” (E.Elle 2004); “Anita Garibaldi” (E.Elle, 2006). E’ membro del Consiglio d’Amministrazione dell’istituzione riminese MusicaTeatroEventi e della Commissione Cultura della Provincia di Rimini.

 

Massimo Ciavolella ha studiato presso l’Università di Bologna, Roma, e della British Columbia (Vancouver, Canada), dove ha ricevuto nel 1972 un Dottorato di Ricerca (Ph.D.) in Letteratura Classica, Medievale e Rinascimentale. Dal 1970 al 1985 ha insegnato presso la Carleton University di Ottawa, dal 1986 al 1996 presso l’Università di Toronto, e dal 1996 è Professore d’Italiano e letteratura Comparata e direttore del Dipartimento d’Italiano presso la University of California a Los Angeles (UCLA). È stato condirettore delle collane “Carleton Renaissance Plays in Translation” (Dovehouse Editions, Ottawa), “Major Italian Authors” e “Italian Series” della University of Toronto Press, e co-fondatore della rivista Quaderni d’italianistica. Con Luigi Ballerini co-dirige la collana “Lorenzo Da Ponte Italian Library” che si prefigge di pubblicare in in traduzione inglese 100 testi italiani che anno nei secoli hanno interagito con la cultura anglosassone. È autore di molti articoli, recensioni e voci enciclopediche, e ha scritto o curato vari volumi sulla cultura medievale e rinascimentale. Tra le sue monografie di recente pubblicazione: La lotta con Proteo. 2 volumes, Cadmo, Firenze, 2001; Ariosto Today. Contemporary Perspectives, TorontoUniversity Press, Toronto, 2003; Culture and Authority in the Baroque, Toronto University Press, Toronto, 2005.

 

Paolo Fabbri, semiologo, insegna Semiotica dei Linguaggi Specialistici presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS (Libera Università Internazionale di Scienze Sociali) di Roma. Ha insegnato a Firenze, Urbino, Palermo, Bologna, Roma Due, Venezia, a Parigi (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales; Paris V, Sorbonne; Collège International de Philosophie); in USA (UC San Diego, UC Los Angeles), Canada (University of Toronto) e altrove (Australia, Canada, Spagna, Brasile, Argentina, Messico, Lituania, ecc.). Direttore del Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia (LISAV), presso il Dipartimento Arti e Design (DADI), IUAV. Coordinatore scientifico del Centro di Semiotica e Linguistica dell'Università di Urbino. Membro del dottorato d'eccellenza Studi sulla rappresentazione visiva, Università di Siena (SUM, Istituto di Scienze Umane, Firenze). Membro del dottorato di Teoria e storia dell'arte, Università di Venezia. Membro del Scientific Advisory Board del Centre for Media and Communication Studies (Dept. of History and Political Sciences), LUISS, Roma. Ha scritto libri, articoli, edito e tradotto libri sui problemi del linguaggio e della comunicazione, in più lingue (francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, lituano). Ha svolto un'attività nazionale ed internazionale di pubblicazioni (riviste, collezioni) e di ricerca. Fa parte del comitato scientifico o editoriale di numerose riviste ed istituzioni nazionali e internazionali. Ha diretto dal 1992 al 1996 l'Istituto Italiano di Cultura a Parigi.. È Chevalier des Palmes Académiques del Ministère de l'Education National et Officier des Arts et des Lettres del Ministero della Cultura in Francia. Docteur honoris causa dell'Università di Limoges (Francia).

 

Ferruccio Farina, storico del turismo e della comunicazione per immagini, ha progettato e dirige il sito “Balnea, Museo virtuale dei bagni di mare e del turismo balneare”, realizzato in collaborazione con il Comune di Rimini e la Regione Emilia Romagna. Tra i suoi recenti interessi vi è la fortuna del mito di Francesca da Rimini. Tra le monografie pubblicate: Francesca da Rimini, sulle tracce di un mito, Rimini 2006; Architetture balneari della Belle Epoque tra Europa e Americhe, Milano 2001; Baci, carezze e pensieri d’amore. Messaggi amorosi in cartolina 1900 – 1950, Milano 1997; Le Sirene dell’Adriatico, 1850 – 1950. Riti e miti balneari nei manifesti pubblicitari, Milano 1995; Il mare di Dudovich, vacanze e piaceri balneari nei segni del più grande cartellonista italiano 1900 – 1950, Milano 1991; L’estate della grafica, manifesti e pubblicità della Riviera di Romagna, Cinisello Balsamo 1989. Ha progettato e cura le Giornate Internazionali Francesca da Rimini. Ha fondato la rivista “Romagna Arte e Storia”, attiva dal 1980. È Professore a contratto di Sociologia del turismo alla Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

 

Roberto Fedi è ordinario di Letteratura Italiana a Perugia. È studioso di Petrarca e della poesia del Rinascimento e dei rapporti fra letteratura e arti figurative, e della cultura dell’Otto-Novecento. Fra le sue opere: volumi sulla cultura otto-novecentesca (Cultura letteraria e società civile nell’Italia unita, Pisa 1984; Scritture novecentesche, Firenze 2008), sulla lirica del Rinascimento (La memoria della poesia, Roma 1990), una monografia su Petrarca (Milano 2002), l’edizione critica del Diario di Jacopo da Pontormo (Roma 1996), un volume su Ariosto (Ariosto today, University of Toronto Press 2004, in collaborazione con M. Ciavolella) e uno sul rapporto fra l’idea figurativa del biondo e la letteratura (I poeti preferiscono le bionde. Chiome d’oro e letteratura, Firenze 2007).

 

Deirdre O’Grady, irlandese, è professore ordinario di Studi Italianistici e Comparati all’University College di Dublino, ove ha studiato e ove ha conseguito il Dottorato di Ricerca (Ph.D.). É laureata anche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di numerosi volumi monografici tra i quali Alexander Pope and Eighteenth-Century Italian Poetry, Bern/New York, Peter Lang, 1986; The Last Troubadours. Poetry and Drama in Italian Opera, London, Routledge, 1990; Piave, Boito, Pirandello: From Romantic Realism to Modernism, Edwin Mellen Press, Lampeter/ New York, 2000; edizione critica de La locandiera di Carlo Goldoni, Foundation for Italian Studies, University College Dublin, 1997. Più di quaranta i suoi articoli e saggi pubblicati in Italia, Francia, Inghilterra e Irlanda. Ha partecipato a convegni in Italia, Francia, Malta, Danimarca, Ungheria, Inghilterra, Scozia e Irlanda. Ha organizzato convegni Internazionali a Dublino su Goldoni, Boito e Futurismo. External Examiner all’Oxford University e all’University of Leeds. È Cavaliere dell’Ordine della Stella della Repubblica Italiana.

 

Raffaele Pinto è docente di Filologia Italiana presso la “Universitat de Barcelona” e consulente di Studi Letterari presso la “Universitat Oberta de Catalunya”. Collabora con la “Societat catalana d’Estudis dantescos” e con la rivista di studi danteschi “Tenzone”. Ha realizzato due edizioni spagnole della Vita Nuova, e numerosi saggi su temi danteschi, fra i quali la monografia: Dante e le origini della cultura letteraria moderna, Champion, Parigi, 1994. Fra le sue linee di ricerca c’è anche la storia del cinema, alla quale ha dedicato diversi articoli, fra i quali si segnalano: Beatrice, Fellini e gli uccelli, in “Dante”, 2, pp. 89-97; 2007. Dante (‘Inf. V’) e Buster Keaton: la mediazione comica del desiderio, in “Tenzone”, 8, 123-146.

 

Piero Meldini, riminese, ha diretto la Biblioteca Gambalunghiana per oltre venticinque anni. Negli anni Settanta si è interessato principalmente di storia contemporanea. Negli anni Ottanta si è occupato di storia locale, di iconologia e, soprattutto, di storia dell’alimentazione e della cucina. Tra i suoi lavori in questo campo, che continua ancora a coltivare, Le pentole del diavolo (Camunia 1989) e La cultura del cibo tra Romagna e Marche (Minerva 2005). È nella redazione della rivista “Slow” e collabora alle pagine culturali del “Quotidiano Nazionale”. È autore di quattro romanzi: L’avvocata delle vertigini (Adelphi 1994, Premio Bagutta opera prima); L’antidoto della malinconia (Adelphi 1996, Premio Selezione Campiello); Lune (Adelphi 1999) e La falce dell’ultimo quarto (Mondadori 2004, finalista al Premio Viareggio e Premio Bigiaretti-Matelica). I suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Spagna, Germania, Polonia, Grecia e Turchia.

 

Nadia Urbinati insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, è autrice di pubblicazioni tradotte in diverse lingue sul pensiero democratico e liberale.  Ha pubblicato saggi sul liberalismo, Stuart Mill, Carlo Rosselli. È nel consiglio dei fondatori di “Reset” ed è vice direttrice di “Critica Liberale”. Tra le sue pubblicazioni: Ai confini della democrazia. Opportunità e rischi dell’universalismo democratico (2007), L’ethos della democrazia. Mill e la libertà degli antichi e dei moderni (2006), Individualismo democratico. Emerson, Dewey e la cultura politica americana (1997). La sua biografia intellettuale si intreccia con la battaglia politica per la difesa dei principi della democrazia, a partire dalla valorizzazione e dallo studio sistematico del pensiero politico liberale, sottratto all’esegesi liberista degli ultimi decenni. Commendatore della Repubblica, è stata insignita del titolo “Sigismondo d’oro” nel 2009.

 

Iniziativa

realizzata da

con la collaborazione di

 

 

 

ADI, Associazione degli Italianisti, Bologna; Aeradria, Fellini International Airport, Rimini; Associazione culturale “La Pedivella”, Rimini; Associazione Pro-loco, Verucchio; Rimini; Biblioteca Civica Gambalunga, Rimini; Ordine degli Avvocati di Rimini, Civis Augustus, servizi di Vigilanza, Rimini.

Patrocini

DANTE SOCIETY OF AMERICA

 

 

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