Le
Passioni
GIORNATE
INTERNAZIONALI
FRANCESCA
DA
RIMINI
IV
Edizione
Rimini, 21
- 23 maggio, 3 luglio 2010
Convegno di Studi
COMITATO
SCIENTIFICO
Massimo
Ciavolella, Valeria Cicala, Ferruccio Farina, Roberto Fedi, Giuseppe
Mazzotta, Piero Meldini, Deirdre O’Grady, Raffaele Pinto,
Piotr Salwa, Natascia Tonelli, Nadia Urbinati
i
Relatori 2010
Luigi Ballerini
vive a New York dove insegna letteratura italiana moderna e contemporanea
presso l’Università della California di Los Angeles (UCLA).
È il direttore generale di Cum grano salis, una collana di libri
dedicati alla gastronomia storica pubblicati dalla Guido Tommasi Editore di
Milano. Ha pubblicato raccolte di poesie, antologie di poesia italiana ed
americana, testi critici, traduzioni. Ballerini ha tradotto in italiano
numerosi testi di autori americani tra cui:
Herman Melville,
Henry James,
William Carlos Williams,
James Baldwin,
Kurt Vonnegut.
La sua edizione de
Gli
indomabili di
Marinetti è stata pubblicata da Mondadori nel 2000, seguita da
quella di
Mafarka il futurista nella primavera del 2003. È stato curatore
di mostre di arte contemporanea italiana, tra cui Scrittura visuale in
Italia al Finch Museum di New York e alla Galleria civica d'arte moderna
Torino (1973) e Spelt from Sybil's Leaves alla Power Gallery di Sydney
(1984). È
intervenuto in numerose conferenze: The Disappearing Pheasant I (New York,
1991) e The Disappearing Pheasant II (Los Angeles, UCLA, 1994). Nelle sue
pubblicazioni ha più volte collaborato con artisti tra cui: Paolo Icaro (La
parte allegra del pesce, 1984 e Leggenda di Paolo Icaro, 1985), Eliseo
Mattiacci e
Remo Bodei (La torre dei filosofi, 1986), Angelo Savelli
(Selvaggina, 1988), Marco Gastini (Una più del diavolo, 1994 e Navi di terra
e di mare, 1999), Vademecum per il Carro solare di Eliseo Mattiacci (2004).
Nel 1992 ha ricevuto
il premio Feronia per la poesia. Come storico dell’arte culinaria ha curato
l’edizione di Science in the Kitchen and the Art of Eating Well di
Pellegrino Artusi, mentre il suo Maestro Martino: The Book of the
Culinary Art è stato pubblicato nel 2004. Collabora a Gastronomica e al
programma
Gambero Rosso.
Remo Bodei, laureato
all'Università di Pisa, dove ebbe come maestro Arturo Massolo che lo
introdusse allo studio dell'idealismo tedesco e in particolare alla
filosofia hegeliana, ha perfezionato la sua preparazione
teorico-storico-filosofica a Tubinga e Friburgo, frequentando le lezioni di
Ernst Bloch ed Eugen Fink; ad Heidelberg, con Karl Löwith e Dieter Henrich;
poi all’Università di Bochum.
È stato visiting
professor presso le Università di Cambridge, Ottawa, New York, Toronto,
Girona, Città del Messico, California Los Angeles ed ha tenuto conferenze in
molte università europee, americane ed australiane. Dal 2006 insegna
filosofia alla UCLA di Los Angeles, dopo aver a lungo insegnato storia della
filosofia ed estetica alla Scuola Normale Superiore e all'Università di Pisa
dove tuttora tiene qualche corso. Appassionato cultore della poesia
hölderliniana, all'autore dell'Hyperion ha dedicato saggi di notevole
interesse, con Geometria delle passioni ha esteso la sua meditazione
anche a protagonisti della filosofia moderna come Cartesio, Hobbes e
soprattutto Spinoza. Studioso del pensiero utopistico del Novecento, in
particolare del marxismo eterodosso di Ernst Bloch e di autori francofortesi
come Adorno e Walter Benjamin, è intervenuto nella discussione sulla
filosofia politica italiana, confrontandosi e dialogando in particolare con
Norberto Bobbio, Michelangelo Bovero, Salvatore Veca, Nicola Badaloni I suoi
libri sono tradotti in molte lingue. Nel 1992 ha vinto il Premio Nazionale
Letterario Pisa Sezione Saggistica. Inoltre, ha curato la traduzione e
l'edizione italiana di testi di Hegel, Rosenkranz, Rosenzweig, Adorno,
Kracauer, Foucault. Molti suoi lavori hanno per oggetto lo spessore e la
storia delle domande che riguardano la ricerca della felicità da parte del
singolo, le indeterminate attese collettive di una vita migliore, i limiti
che imprigionano l'esistenza ed il sapere entro vincoli politici, domestici
ed ideali. Attualmente lavora sulla storia e sulle teorie della memoria.
Massimo Ciavolella
ha studiato
presso l’Università di Bologna, Roma, e della British Columbia (Vancouver,
Canada), dove ha ricevuto nel 1972 un Dottorato di Ricerca (Ph.D.) in
Letteratura Classica, Medievale e Rinascimentale. Dal 1970 al 1985 ha
insegnato presso la Carleton University di Ottawa, dal 1986 al 1996 presso
l’Università di Toronto, e dal 1996 è Professore d’Italiano e letteratura
Comparata e direttore del Dipartimento d’Italiano presso la University of
California a Los Angeles (UCLA). È stato condirettore delle collane
“Carleton Renaissance Plays in Translation” (Dovehouse Editions, Ottawa),
“Major Italian Authors” e “Italian Series” della University of Toronto
Press, e co-fondatore della rivista Quaderni d’italianistica. Con il
Professor Luigi Ballerini co-dirige la collana “Lorenzo Da Ponte Italian
Library” che si prefigge di pubblicare in in traduzione inglese 100 testi
italiani che anno nei secoli hanno interagito con la cultura anglosassone. È
autore di molti articoli, recensioni e voci enciclopediche, e ha scritto o
curato vari volumi sulla cultura medievale e rinascimentale. Tra le sue
monografie: La malattia d’amore dall’antichità al medioevo , Bulzoni,
Roma, 1976; Comparative Critical Approaches to Renaissance Comedy,
Dovehouse, Ottawa, 1986; Saturn from Antiquity to the Renassance,
Dovehouse, Ottawa, 1992; Edizione critica dell’unica commedia rimasta di
Gian Lorenzo Bernini, L’impresario (a cura di), Salerno, Roma, 1992;
Eros and Anteros: Medicine and the Literary Traditions of Love in the
Renaissance, Dovehouse, Ottawa,1993; Italian Studies in North America,
Dovehouse, Ottawa, 1994; La lotta con Proteo.
2
volumes, Cadmo, Firenze, 2001; Ariosto Today. Contemporary Perspectives,
TorontoUniversity Press, Toronto, 2003; Culture and Authority in the
Baroque, Toronto University Press, Toronto, 2005.
Valeria Cicala
è
funzionario dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna.
Antichista per formazione e giornalista, scrive di comunicazione dei beni
culturali e di storia antica. Redattore capo della rivista “IBC”, collabora
con emittenti radio e tv; è nella redazione di testate specializzate.
Per le Università di
Bologna e Ferrara svolge docenze per master di comunicazione e per la Scuola
di giornalismo dell’Alma Mater.
Paolo Fabbri,
semiologo, insegna Semiotica dei Linguaggi Specialistici presso la Facoltà
di Scienze Politiche della LUISS (Libera Università Internazionale di
Scienze Sociali) di Roma.
Ha insegnato a
Firenze, Urbino, Palermo, Bologna, Roma Due, Venezia, a Parigi (Ecole des
Hautes Etudes en Sciences Sociales; Paris V, Sorbonne; Collège International
de Philosophie); in USA (UC San Diego, UC Los Angeles), Canada (University
of Toronto) e altrove (Australia, Canada, Spagna, Brasile, Argentina,
Messico, Lituania, ecc.). Direttore del Laboratorio Internazionale di
Semiotica a Venezia (LISAV), presso il Dipartimento Arti e Design (DADI),
IUAV. Coordinatore scientifico del Centro di Semiotica e Linguistica
dell'Università di Urbino. Membro del dottorato d'eccellenza Studi sulla
rappresentazione visiva, Università di Siena (SUM, Istituto di Scienze
Umane, Firenze). Membro del dottorato di Teoria e storia dell'arte,
Università di Venezia.
Membro
del Scientific Advisory Board del Centre for Media and Communication Studies
(Dept. of History and Political Sciences), LUISS, Roma.
Ha scritto libri,
articoli, edito e tradotto libri sui problemi del linguaggio e della
comunicazione, in più lingue (francese, inglese, spagnolo, portoghese,
tedesco, lituano). Ha svolto un'attività nazionale ed internazionale di
pubblicazioni (riviste, collezioni) e di ricerca. Fa parte del comitato
scientifico o editoriale di numerose riviste ed istituzioni nazionali e
internazionali. Ha fondato il Centro di Semiotica di Urbino nel 1970. Ha
diretto dal 1992 al 1996 l'Istituto Italiano di Cultura a Parigi. Direttore
dal 1997 al 1998 del Mystfest (Festival di Cinema del Giallo e del Mistero)
di Cattolica. Consigliere Scientifico del Prix Italia (RAI -TV) dal 1999 al
2001. Presidente del Festival dei Popoli di Firenze dal 2001 al 2004.
Presidente
de l'Institut de la Pensée Contemporaine, Université de Paris VII "D.
Diderot" (Parigi), dal 2004 al 2006. È Chevalier des Palmes Académiques del
Ministère de l'Education National et Officier des Arts et des Lettres del
Ministero della Cultura in Francia.
Docteur honoris causa
dell'Università di Limoges (Francia).
Ferruccio Farina,
storico del
turismo e della comunicazione per immagini, ha progettato e dirige il sito
“Balnea, Museo virtuale dei bagni di mare e del turismo balneare”,
realizzato in collaborazione con il Comune di Rimini e la Regione Emilia
Romagna. Tra i suoi recenti interessi vi è la fortuna del mito di Francesca
da Rimini. Tra le monografie pubblicate: Francesca da Rimini, sulle
tracce di un mito, Rimini 2006; Architetture balneari della Belle
Epoque tra Europa e Americhe, Milano 2001; Baci, carezze e pensieri
d’amore. Messaggi amorosi in cartolina 1900 – 1950,Milano 1997; Le
Sirene dell’Adriatico, 1850 – 1950. Riti e miti balneari nei manifesti
pubblicitari, Milano 1995; Il mare di Dudovich, vacanze e piaceri
balneari nei segni del più grande cartellonista italiano 1900 – 1950,Milano
1991; L’estate della grafica, manifesti e pubblicità della Riviera di
Romagna, Cinisello Balsamo 1989. Ha progettato e cura le Giornate
Internazionali Francesca da Rimini. Ha fondato la rivista “Romagna Arte e
Storia”, attiva dal 1980. È Professore a contratto di Sociologia del turismo
alla Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Roberto Fedi
è ordinario di
Letteratura Italiana a Perugia. È studioso di Petrarca e della poesia del
Rinascimento e dei rapporti fra letteratura e arti figurative, e della
cultura dell’Otto-Novecento. Fra le sue opere: volumi sulla cultura
otto-novecentesca (Cultura letteraria e società civile nell’Italia unita,
Pisa 1984; Scritture novecentesche, Firenze 2008), sulla lirica del
Rinascimento (La memoria della poesia, Roma 1990), una monografia su
Petrarca (Milano 2002), l’edizione critica del Diario di Jacopo da
Pontormo (Roma 1996), un volume su Ariosto (Ariosto today, University
of Toronto Press 2004, in collaborazione con M. Ciavolella) e uno sul
rapporto fra l’idea figurativa del biondo e la letteratura (I poeti
preferiscono le bionde. Chiome d’oro e letteratura, Firenze 2007).
Diana Glenn
e' docente di
italianistica presso la Flinders University, South Australia. dove, fra
l'altro, ricopre l'incarico di Vice Preside dell'Istituto di Studi
Umanistici. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli su riviste italiane e
straniere ed ha curato (con Margaret Baker) gli Atti di vari convegni su
Dante: Dante Colloquia in Australia 1982-1999 (Adelaide: Australian
Humanities Press, 2000) e Flinders Dante Conferences 2002 & 2004
(Adelaide: Lythrum Press, 2005). Nel 2008 ha pubblicato una monografia su
Dante intitolata Dante's Reforming Mission and Women in the Comedy
(Leicester, UK: Troubador Italian Series).
Deirdre O’Grady,
irlandese,
è professore ordinario di Studi Italianistici e Comparati all’University
College di Dublino, ove ha studiato e ove ha conseguito il Dottorato di
Ricerca (Ph.D.). É laureata anche all’Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano.
È autrice
di numerose volumi monografici tra i quali Alexander Pope and
Eighteenth-Century Italian Poetry, Bern/New York, Peter Lang, 1986;
The Last Troubadours. Poetry and Drama in Italian Opera, London,
Routledge, 1990; Piave, Boito, Pirandello: From Romantic Realism to
Modernism, Edwin Mellen Press, Lampeter/ New York, 2000; edizione
critica de La locandiera di Carlo Goldoni, Foundation for Italian
Studies, University College Dublin, 1997.
Più di quaranta i suoi
articoli e saggi pubblicati in Italia, Francia, Inghilterra e Irlanda.
Ha partecipato a
convegni in Italia, Francia, Malta, Danimarca, Ungheria, Inghilterra, Scozia
e Irlanda. Ha organizzato convegni Internazionali a Dublino su Goldoni,
Boito e Futurismo. External Examiner all’Oxford University e all’University
of Leeds. È Cavaliere dell’Ordine della Stella della Repubblica Italiana.
Raffaele Pinto
è docente
di Filologia Italiana presso la “Universitat de Barcelona” e consulente di
Studi Letterari presso la “Universitat Oberta de Catalunya”. Collabora con
la “Societat catalana d’Estudis dantescos” e con la rivista di studi
danteschi “Tenzone”. Ha realizzato due edizioni spagnole della Vita Nuova,
e numerosi saggi su temi danteschi, fra i quali si segnala la monografia:
Dante e le origini della cultura letteraria moderna, Champion, Parigi,
1994. Fra le sue linee di ricerca c’è anche la storia del cinema, alla quale
ha dedicato diversi articoli, fra i quali si segnalano, per i contenuti
danteschi : 2005. Beatrice, Fellini e gli uccelli, in “Dante”, 2, pp.
89-97; 2007. Dante (‘Inf. V’) e Buster Keaton: la mediazione comica del
desiderio, in “Tenzone”, 8, 123-146.
Piero Meldini,
riminese, ha diretto la Biblioteca Gambalunghiana per oltre venticinque
anni. Negli anni Settanta si è interessato principalmente di storia
contemporanea. Negli anni Ottanta si è occupato di storia locale, di
iconologia e, soprattutto, di storia dell’alimentazione e della cucina. Tra
i suoi lavori in questo campo, che continua ancora a coltivare, Le
pentole del diavolo (Camunia 1989) e La cultura del cibo tra Romagna
e Marche (Minerva 2005). È nella redazione della rivista “Slow” e
collabora alle pagine culturali del “Quotidiano Nazionale”. È autore di
quattro romanzi: L’avvocata delle vertigini (Adelphi 1994, Premio
Bagutta opera prima); L’antidoto della malinconia (Adelphi 1996,
Premio Selezione Campiello); Lune (Adelphi 1999) e La falce
dell’ultimo quarto (Mondadori 2004, finalista al Premio Viareggio e
Premio Bigiaretti-Matelica). I suoi romanzi sono stati tradotti in Francia,
Spagna, Germania, Polonia, Grecia e Turchia.
Paolo Repetto,
musicologo,
insegna
History of western music alla Saint John International University (USA-Italia).
Tra le sue pubblicazioni: Il silenzio dei suoni, Scritti sulla
musica (Università di Genova, 1993); Il sogno di Pan. Saggio su
Debussy (Il Melangolo, 2000); L'orizzonte dell'eternità. La musica
romantica (Il Melangolo, 2001); La visione dei suoni. Arte- Musica
(Il Melangolo, 2008). Collabora con le riviste "Amadeus" e "FMR".
Rita Severi
insegna Lingua e Letteratura Inglese e Animazione Teatrale all’Università
degli Studi di Verona. Le sue ricerche spaziano dai viaggiatori anglofoni in
Italia alle Anglo-Italian Relations al tempo di Shakespeare e di Oscar
Wilde. Su Oscar Wilde ha pubblicato: L’Anima dell’Uomo. Oscar Wilde e
l’Italia (Palermo, Novecento, 1998), La Biblioteca di Oscar Wilde (Palermo,
Novecento, 2005), assieme a Masolino D’Amico, Oscar Wilde, Le Arti, L’Italia
(Palermo, Novecento, 2001), Oscar Wilde & Company. Sinestesie Fin de Siècle
(Bologna, Patron, 2001). Ha curato la prima edizione di E. Wharton, La Valle
della Decisione (Reggio Emilia, Diabasis, 1999), M. Hewlett, Madonna of the
Peach Tree (ed. bilingue, Bologna, Patron, 2007); una nuova traduzione di
George Byron, Parisina. Sta per pubblicare una raccolta di saggi dal titolo
Rinascimenti. Shakespeare & Anglo-Italian Relations (Bologna, Patron, 2009).
Giorgio Tonelli,
caporedattore Rai-TgR, è nato a Rimini. Vincitore di concorso, borsista
Rai 1981-82, lavora alla Rai di Bologna dove ha svolto diversi incarichi.
Laureato in Filosofia all’università di Bologna, è segretario regionale
dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna. Dal 2003 è docente a
contratto di “Teorie e Tecniche del linguaggio radiotelevisivo”
all’università del Molise e dal 2009 è assessore alla Cultura al Comune di
Castenaso (Bo). E’ autore di articoli e saggi sui temi della comunicazione.
Natascia Tonelli
insegna Letteratura italiana all’Università di Siena. Studiosa della
letteratura medievale e umanistica, ha pubblicato numerosi saggi su Dante e
Petrarca, sulla cultura medica nella letteratura delle origini da Cavalcanti
a Boccaccio, sulla tradizione elegiaca.
Costante la sua
attenzione anche per la poesia del Novecento, alla quale in particolare ha
dedicato un lavoro su Il sonetto contemporaneo. Condirige la rivista «Per
leggere» dedicata a edizione, commento e lettura
di testi.
Nadia Urbinati
insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, è autrice di
pubblicazioni tradotte in diverse lingue sul pensiero democratico e
liberale. È stata insignita del titolo di Commendatore dal Presidente della
Repubblica. Ha pubblicato saggi sul liberalismo, Stuart Mill, Carlo
Rosselli. È nel consiglio dei fondatori di Reset ed è vice
direttrice di Critica Liberale. Tra le sue pubblicazioni più
importanti: Ai confini della democrazia. Opportunità e rischi
dell’universalismo democratico (2007), L’ethos della democrazia. Mill e la
libertà degli antichi e dei moderni (2006), Individualismo democratico.
Emerson, Dewey e la cultura politica americana (1997). La sua biografia
intellettuale si intreccia con la battaglia politica per la difesa dei
principi della democrazia, a partire dalla valorizzazione e dallo studio
sistematico del pensiero politico liberale, sottratto all’esegesi liberista
degli ultimi decenni.
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